Testi delle Canzoni

Parole ispirate da Gabriela

Angeli

Stavo nascendo e non vedevo
nulla del mondo attorno
con occhi chiusi non sapevo
se era notte o giorno.
Questo bimbo vivrà?
Dissero “nessuno lo saprà”
ma Angela tu arrivasti
e con tenacia la mia vita

nelle tue mani prendesti
con dolcezza infinita.
Primo angelo forse,
così stava scritto della mia sorte.
Su quel tavolo abbandonato
tu mi salvasti neonato
Sarà il caso, non si sa
ma ciò successe a quella tenera età.
Nel tuo incerto cammino
non sai dove andare
ti senti bambino
e vorresti gridare
perché nella nebbia che tutto oscura
non sai trovare la libertà
e neppure quella serenità
che rende la vita meno dura.
Ma ecco che all’improvviso
compare chi da sotto un velo
ti mostra un sorriso
e d’incanto il sole compare in cielo.
E’ forse l’angelo che per conoscerti
è venuto a leggere il tuo pensiero
e come in un mistero
ora sa come soccorrerti.
Se incontri un angelo non parlare
sarà lui ad ascoltare
il tuo cuore
senza fare rumore
per poi scoprire
cosa tu gli vorresti dire.
Se la strada si fa scura
non avere paura
qualcuno compare dall'oscurità
e a tutto provvederà,
quindi non piangere
perché questo misterioso angelo
togliendoti dagli occhi il velo
inizierà a farti sorridere.
Eri giovane con tanta amarezza,
non sapevi cosa fare,
quando dicesti mi lascio andare
lui rimosse la tua tristezza.
Fu un dono senza in cambio nulla
gli angeli t’aiutano come un bimbo in culla,
è questo il segreto che scoprirai
quando sulla strada un angelo troverai
Se incontri un angelo non parlare
sarà lui ad ascoltare
il tuo cuore
senza fare rumore
per poi scoprire
cosa tu gli vorresti dire.
Nascosto per strada fra la gente
un angelo prima o poi apparirà
ma essendo trasparente
nessuno lo vedrà
comunque devi stare tranquillo,
una mano avrai senza nessuno squillo
perché silenziosamente
nel tuo intimo sarà presente.
Osserva lo sguardo della gente,
puoi trovare tutto o niente.
Se pensi d’aver perso un sentimento
non disperare
l’angelo te ne farà trovare
un altro in un momento,
rimossa dal sipario la tela
potresti trovare l’arcangelo Gabriela.
Se incontri un angelo non parlare
sarà lui ad ascoltare
il tuo cuore
senza fare rumore
per poi scoprire
cosa tu gli vorresti dire.

Bambini verso il futuro

Come l’acqua di un fiume scorre veloce
per andare verso la foce
la nostra vita si incammina
ogni giorno dalla mattina
inseguendo un destino sconosciuto
dentro un infinito in parte già vissuto.
Tanti anni sono infatti già passati
da quando, ormai nonni, siamo nati

e il desiderio di un futuro migliore, chissà
è riposto in chi, dopo di noi, vivrà.
E’ così che ai nostri bambini
nonni e genitori affidiamo i nostri valori
giocando con loro tenendoli vicini
e stretti come piccoli ma immensi tesori.
In quell’angolo di un grande paradiso
che i nostri genitori ci hanno affidato.
Arriva Emma e nonni diventiamo
con Dora ed Enea ci divertiamo
immaginando il nostro futuro
dentro uno scrigno sicuro
in un mondo che con loro avanti andrà
lontano nell’eternità.
Nel cammino fra passato e futuro
partecipiamo attenti al presente
fatto di tante strane vicende
e sogniamo un mondo più sicuro
dove possano vincere le virtù
ancora scarse oggi quaggiù.
E’ per questo che nel nostro cammino
di bimbi ormai grandi diventati
cerchiamo ogni mattino
di rendere i nostri piccoli innamorati
di una vita che seppur nelle difficoltà
con loro fa più bella la realtà.
I grandi valori dobbiamo comunicare
e ai nostri bimbi far assaporare.
Osservando Emma, Enea e Dora
finalmente è giunta l’ora
per togliere il velo
a quel grande mistero
che ogni giorno scopriremo
nel nostro percorso terreno.
Arriva Emma e nonni diventiamo
con Dora ed Enea ci divertiamo
immaginando il nostro futuro
dentro uno scrigno sicuro
in un mondo che con loro avanti andrà
lontano verso l’eternità.

Cosa c’è di là

Mi raccontano dei miracoli di Cristo
ma un miracolo chi l'ha visto
Mi dicono che in cielo c'è il paradiso
e incredulo rispondo con un sorriso
Mi dicono che qualcuno è risorto
e io forse già lo conosco
C'è chi crede di trovare il paradiso di là
ma un angolo di paradiso forse è già qua

Eppure il miracolo c'è stato
quando ti ho incontrato
in mezzo a mille pensieri
in mezzo a mille difficoltà
tu sei arrivata ieri
a portarmi vita e serenità
così ho capito cos'è l'amore
che matura e cresce come un fiore
Tu mi chiedi “cosa c’è di là”
Io non lo so, ma di certo nell’infinito
troverai tutto il bene che hai fatto di qua
e il paradiso che qui hai costruito
Ognuno ha la sua storia
mi chiedo se la mia storia finisce qua
No, finché avrò memoria
la vita con te continuerà
Tu mi sussurri che sei di là
eppure nel mio cuore sei sempre qua
potrebbe sembrare un'illusione
ma questa non è solo una canzone
Si faccia avanti chi ha la verità
comunque sia tu sei dentro il mio cuore
voglio dirtelo con sincerità
che sei sempre il mio amore
Qualcuno dice che tu sei di là
dove io ti ritroverò
ma si sbaglia, tu sei ancora qua
in ogni momento finché vivrò.
Tu mi chiedi “cosa c’è di là”
Io non lo so, ma di certo nell’infinito
troverai tutto il bene che hai fatto di qua
e il paradiso che qui hai costruito
Tu mi dici "vivo solo per te"
e che credi nel vero amore
non ho dubbi perchè
ho letto nel profondo del tuo cuore
Ognuno ha la sua storia dentro quell'infinito
che non puoi neppur toccare con un dito
e la mia storia chissà
se finisce qui o quando finirà
Ma lunga o breve che dura
la vita a tempo non si misura
ciò che conta è l’intensità
della vissuta felicità
Cosa vuoi che sia tutto l’oro del mondo
di fronte a un amore profondo
Ognuno ha la sua storia
e la nostra te la scrivo a memoria.
Tu mi chiedi “cosa c’è di là”
Io non lo so, ma di certo nell’infinito
troverai tutto il bene che hai fatto di qua
e il paradiso che qui hai costruito
Mi dicevi "Gianni vivo solo per te"
ma la vita non finisce così
quando la tua vita finiva ero qui
col cuore e la mente dentro di te
Tu mi chiedi “cosa c’è di là”
Io non lo so, ma di certo nell’infinito
troverai tutto il bene che hai fatto di qua
e il paradiso che qui hai costruito
Non chiedermi "cosa c'è di là"
perchè non lo so, ma nell'infinito
vorrei anch'io trovare quello stesso bene
che, Gabriela, abbiamo fatto insieme

Fiore appassito rinasci con me

Un falso amore può far appassire un fiore
ma nel giardino di una nuova primavera
da due fiori appassiti dalla sera
può nascere il mattino di un grande amore.
Una bellezza nascosta dalla malinconia
e all’improvviso diventasti mia,
un turbamento che viene dal buio
ma l’incantesimo mi fece tuo.

Per rinascere una vita desideravamo
dove poter dire ogni giorno “ti amo”.
Ti ho conosciuta che eri bella
Ma era dentro che ti ho scoperto una stella
Un cammino nel tempo
ha cancellato la malinconia
Ogni dolore se n’è andato via
e l’amore ha preso il sopravvento.
Quando mi chiesero cos’è l’amore
non sapevo cosa dire,
di una parola ricca di valore
il significato si doveva chiarire.
Se un seme hai dentro il cuore
certo qualcosa può sbocciare
ma perché il frutto abbia sapore
occorre un giardino fertile da coltivare.
E’ così che di giorno in giorno
sin dall’alba fino al tramonto
ogni azione è importante
perché una piccola cosa diventi grande.
Non si sa cosa ti succede
ma se vuoi veramente bene
nessuno vede
cosa in te avviene,
una trasformazione che al cuore
e al corpo dà nuovo sapore:
è il seme dell’amore
che si trasforma in vero fiore.
Eravamo due fiori appassiti chissà
nessuno saprà mai la verità
certamente nel profondo del nostro cuore
aspettavamo solo il vero amore.
Ti ho conosciuta che eri bella
ma era dentro che ti ho scoperto una stella
Un cammino nel tempo
ha cancellato la malinconia
Ogni dolore se n’è andato via
e l’amore ha preso il sopravvento.

Galeotto fu il giornale

Sul treno delle sette e venti
andavamo a Milano ogni giorno
un po’ assonnati ma contenti
sia all’andata che al ritorno.
Quel giorno ti sedesti vicino a me
che leggevo il solito giornale
e mi facesti lo so perchè
una domanda non banale.

Fu la domanda della nostra vita
“potrei leggere il giornale con te?”
La mia timidezza fu subito sparita
e dissi “anche prenderci un caffé”
Iniziò così la nostra storia
all’improvviso dentro un sipario
e si impresse nella memoria
quel momento straordinario.
Il ricordo di un momento
Un miracolo questo evento
Galeotto fu il giornale
Che ci fece incontrare
Colpo di fulmine chissà
o qualcuno ci mise lo zampino
forse la mia mamma e il tuo papà
che di lassù ci vollero vicino.
Lui mi disse “impara ad amare”
e non darmi un dispiacere,
Era l’augurio più sincero
di mio padre amico vero.
Dopo due mesi di caffé
il mio cuore si agitò finché
ti dissi andiamo all’altare
per la vera vita da iniziare.
Mi dicesti “ma la casa da trovare”?
solo questo, una casa da cercare!
Ci dissero: eccola, venite per favore
sarà il vostro nido d’amore.
Il ricordo di un momento
Un miracolo questo evento
Galeotto fu il giornale
Che ci fece incontrare
Forse pazzi, ma era bello essere insieme
la tua dolcezza mi faceva star bene
del vero amore non sapevamo nulla
ma la nostra casa è stata una culla.
Con due G come iniziali
noi insieme mettemmo le ali
per andare verso un futuro
del passato meno oscuro.
Dentro il nido nasce l’amore
cui la nuova casa dà più sapore.
Qui i nostri figli sono arrivati
quando il mondo li ha aspettati
e l’amore assume quel significato
che fin d’allora avevamo sperato.
Si arricchisce la nostra esistenza
grazie a questa nuova presenza.
Il ricordo di un momento
Un miracolo questo evento
Galeotto fu il giornale
Che ci fece incontrare
Un miracolo per farci conoscere
un altro ancora per farci crescere;
quando ci dicono “voi un modello”
io ti penso “un immenso gioiello”.
Mi hai insegnato il vero amore
quello che ti entra nel cuore,
mi hai insegnato a dire “scusami”
una parola che significa “amami”.
Ora che il tuo viaggio qui è terminato
mi resta l’amore sterminato
che chiedo al mio cuore di conservare
nel rispetto del “si” su quell’altare
per restare ancora insieme nell’infinito
dove i nostri angeli con il loro dito
ci accompagnino nel viaggio eterno, attenti
come sul treno delle sette e venti.
Il ricordo di un momento
Un miracolo questo evento
Galeotto fu il giornale
Che ci fece incontrare
Galeotto fu il giornale
che ci ha fatto innamorare

Il cuoco

Chi era Lui non lo so
ma vestito da cuoco sussurrò
"al pranzo del vostro incontro venite
nel mio giardino saranno ore gradite"
Aggiunse però
gli ingredienti ancora non ho;
mettete in una borsa
dispiaceri, delusioni e dolori

ma aggiungetevi i valori
maturati certamente
in gioventù dalla vostra mente.
Arrivati in un giardino fiorito,
seduti ad un tavolo imbandito
eravamo noi soli i commensali
ma mancavano i piatti principali.
Prese la borsa il cuoco
che andò e tornò di lì a poco.
Dispiaceri, delusioni e dolori sono bruciati
trasformati nei piatti dorati
dove ho riposto i vostri valori,
veri e grandi tesori.
Nutrite ogni valore
così la vita avrà più sapore;
cercate in voi ciò che c’è di bello
così diventerete un modello.
Tenerci per mano
per andare lontano
dove il cuoco ci ha invitati
e con fiducia siamo andati
nella speranza di un amore
che esaltasse ogni valore.
Quarantacinque anni ormai passati
da quando al pranzo siamo andati
e Lui il cuoco da lassù
ci disse “non posso darvi di più,
ad altri devo dire
quale modello seguire
per avere quella felicità
data a voi in quantità.
Solo così si può migliorare
un mondo storto da raddrizzare.
Nel percorso della vita
sarò io la vostra guida;
ogni estate ed inverno
sarete partecipi di un pranzo eterno
in quel mondo bello
che ha seguito il vostro modello”.
Tenerci per mano
per andare lontano
dove il cuoco ci ha invitati
e con fiducia siamo andati
nella speranza di un amore
che esaltasse ogni valore.

L’idiota

Una borsa piena il padre gli aveva dato
così ogni bene avrebbe assaporato
e il figlio lo avrebbe saputo ringraziare
per tutto quello che avrebbe potuto fare.
In giro con l'auto a conquistare il mondo
il denaro era per lui un bene profondo.
Figlio di papà lo chiamavano
e tutti, compagni e compagne lo adoravano.

Navigare con la barca per ogni mare,
ad ogni festa grande o piccola partecipare,
il figlio di papà si faceva voler bene
da tutti quelli che con lui ore serene
volevano trascorrere in compagnia
in ogni dove ci fosse allegria.
Navigare in mare e sui monti a sciare
ma anche andare a cavalcare,
l'importante era al mondo mostrare
quanto bene lui poteva a tutti dare.
Grande uomo? questo si vedrà
perchè nessuno ancora lo sa.
Con la borsa ancor piena
sembrava proprio una vita serena
senza problemi, tanti vizi e poche virtù
la vita lui vedeva sempre all'insù.
Caro compagno gli dicevano
tu sei proprio un grande uomo
ti vogliamo tanto bene
perchè ci doni ore serene.
Se non fosse che un bel giorno
mentre tutti erano a lui attorno
la sua fuoriserie si fermò
ed un meccanico chiamò.
Quando il meccanico arrivò
lui distratto la borsa abbandonò
e così quando ripartì
la sua bella vita finì.
Nella borsa era restato un dolce cuore
che sarebbe stato il suo amore,
ma disattento al proprio cuore
fu questo dell'idiota l'errore.
Tutto il bene che avrebbe avuto
in un attimo fu perduto.
Il dolce cuore dentro la borsa
se ne andò tutto di corsa
e fu così che il figlio di papà
un idiota lo chiamarono chissà
perchè con poca testa e niente cuore
dall'allegria aveva creato dolore.
Lei se ne andò con il proprio cuore
da chi non sapeva parlare d'amore
e seppur con un velo di tristezza
il suo cuore cercava la fortezza
di quell'uomo fortunato
che di lei si sarebbe innamorato
cogliendo un fiore che dalla sera
sarebbe diventato una primavera.
Caro compagno gli dicevano
tu sembravi un grande uomo
ti volevamo allora tanto bene
perchè ci donavi ore serene.
Caro figlio di papà
ora che il cuore hai lasciato là
un idiota ti sei mostrato
e il nostro bene si è oscurato.

L’ingegnere

Non si sa perchè ma quando la ragione
incontra la forza della passione
si svela il profondo mistero
di quel qualcosa che in un amore vero
anche un ingegnere
con cuore e testa può vedere
Mi dicono “ingegnere non puoi credere
in ciò che non puoi vedere”

eppure anche se il tuo corpo non è qui
posso con certezza dirti di “si”
perché ogni altra parte di te
è rimasta vicino e dentro di me”
Ma ingegnere cosa fa?
Raccolgo nel giardino un fiore
forse potrei trovare chissà
un po’ di lei il sapore
perché in uno spazio infinito
dove tutto è piccolo o finito
ogni cosa anche invisibile viaggia
come un’onda e arriva sulla spiaggia
Se mi chiedono cos’è
di preciso non lo so
ma qualche molecola di te
sono sicuro che troverò.
Buongiorno ingegnere
cosa fa raccoglie un fiore?
si perché in esso voglio vedere
qualche molecola del mio amore
che andando nell’eternità
ha lasciato una traccia qui e là.
Tra matematica e geometria
sto cercando quella via
che ti porta a capire
perché devi proprio soffrire
quando l’integrale della felicità
ha raggiunto la massima età.
Quando fra le nuvole vedo una stella
vorrei costruire un’astronave bella
per raggiungere quelle molecole veloci
che nel cielo corrono come fuochi.
Come è bello poter pensare
che tu incontrandomi possa parlare
del nostro intenso e sincero amore
che ancora splende dentro un fiore.
Sono ingegnere, ma anch’io ho un cuore
che vorrebbe costruire un mondo migliore
con un cemento capace di legare
ogni persona che voglia amare
e realizzare un grattacielo
che arrivando fino in cielo
porti su un ampio ascensore
quello che è stato un grande amore.
Quel grande amore vissuto qua
che ancor più vorrei lasciare all’eternità.
Buongiorno ingegnere
cosa fa raccoglie un fiore?
si perché in esso voglio vedere
qualche molecola del mio amore
che andando nell’eternità
ha lasciato una traccia qui e là.

La cinghia della Giulietta

Una storia di tanti anni fa
quando ancora regnava la semplicità
in una tecnologia consolidata
che nel motore si era affermata
Sabato pomeriggio il ritorno
dopo sole e mare vissuti di giorno
la Giulietta sull'autostrada corre veloce
con il bagagliaio pieno di valigie

un motore veloce e rombante
sempre sicuro e dal suono ronzante.
La vacanza purtroppo è terminata
e il ritorno si spera sia come all'andata.
Mentre il sole del tramonto cala lento
all'improvviso ecco un tormento:
una spia rossa sul cruscotto dice attenzione
bisogna provvedere con decisione.
perchè qualcosa nel motore è successo
forse la dinamo ha girato in eccesso.
Li davanti ecco a destra un casello
cosa fare? è questo il bello.
Sangue freddo nonostante la calura
mi suggerisce di uscire senza paura
perchè qualche cosa succederà
che forse la Giulietta sistemerà.
Fuori dal casello ora che fare
a qualcosa bisogna pur pensare
e nella fortuna sperare
perché il timore sta per arrivare.
Al ritorno dal mare con la famiglia
nonna, figlia e moglie tranquilla
del marito lei sa di potersi fidare
perché ogni problema sa come affrontare.
Con uno sguardo lungimirante
ecco apparire all'orizzonte
il cartello che sembra di un'officina
trecento metri, quindi vicina.
Il motore non si è ancora spento
quindi con accortezza arrivo lento.
Suono il campanello e una signora appare
che dalla finestra dice “non so cosa fare
perché in officina il lavoro è terminato
avendo tutto il pomeriggio lavorato”.
Però aggiunge gentilmente
“mio figlio vado a chiamare
e magari un aiuto vi può dare”.
Ma il figlio dice “non posso fare niente,
la cinghia dell’alternatore è partita
ed una nuova deve essere ordinata.
Se il problema è questo qua,
sono certo che un aiuto mi darà,
“aspetti un momento” aggiungo tranquillo,
apro il bagagliaio, lo svuoto da ogni gingillo
ed una nuova cinghia sotto le valigie appare
che prima del viaggio avevo deciso di comprare.
Il meccanico è stato spiazzato
ed il motore con cura mi ha sistemato.
Lo ringrazio infinitamente
e sulla Giulietta saliamo allegramente,
perché la provvidenza ha aiutato
chi accorto la cinghia aveva procurato
prima del viaggio verso il mare
dove la vacanza dovevamo fare.
Al ritorno dal mare con la famiglia
nonna, figlia e moglie tranquilla
del marito lei sa di potersi fidare
perché ogni problema sa come affrontare.

Partiti dalla stazione

Sono partiti dalla stazione
per la vita destinazione
non un viaggio in prima classe
ma su binari senza scosse.
Ingegnere di sicuro talento
con una moglie che era un incanto
non si fermavano che nei posti fioriti
che erano quelli a lei più graditi.

Durante il percorso qualche incidente
che insieme hanno risolto all’istante.
I calcoli astrusi dell’integrale
non hanno intaccato il loro morale
Hanno costruito matton su mattone
hanno messo pure le poltrone
e il treno andava senza incertezze
tra la routine e tante carezze
Poi nei figli il miracolo benedetto
che sommava il pregio perfetto
della salute e dell’intelletto
cresciuti con tanto affetto.
Ingegnere provetto hai usato cemento.
Hai calcolato pure il vento,
ma una maledetta fessura
ha fatto crollare le tue mura.
Resta soltanto solo il rimpianto
di avere amato tanto
e di avere dentro un sentimento
come un braciere che non va spento.
“Il vostro amore era l’invidia della gente”
cantava Endrigo con voce suadente
ma la certezza del vostro rapporto
va di là di ogni sicuro porto.
Sei un mago dell’intelligenza artificiale
forse non ti accorgi che può far male
se il pensiero si presenta dolente
piano piano avvelena la mente.
Sono più vecchio, con più esperienze
non sono in grado di dare certezze
ma il pensiero costante del tempo passato
ti tiene legato e puoi non vedere il creato
Resta soltanto solo il rimpianto
di avere amato tanto
e di avere dentro un sentimento
come un braciere che non va spento.

Perdono universale

Potrebbero ridere di te
di te che ridevi di loro
credendo di avere tutto l’oro
e di essere il più forte.
Hai rinunciato al bene
che potevi donare in quantità
lasciando in eredità
solo il canto delle sirene.

Di te che ti credevi intelligente
ma eri solo un opportunista
perché perdevi di vista
i sentimenti della gente,
e quando in fondo arriverai
forse allora conoscerai
il bene che non porti di là
e il male che lasci di qua.
Potrebbero ridere di te
ma non lo faranno perchè
sanno che non eri il più forte
solo ti aveva arriso la sorte
Quando la macchina del tempo
la tua vita scorrerà
solo allora si saprà
in un solo momento
chi sei stato veramente
ricco no ma povero solamente
la verità sarà chiara
una realtà amara.
Forse rideranno come tu ridevi di lei
cui avevi ferito il cuore
fingendo che fosse amore
e ora non sai più chi sei;
quando scorrerai la tua vita
vedrai che quando è finita
avrai perso l'occasione
di voler bene alle persone
Di te che mandasti i figli altrui in battaglia
a combattere altri figli con la mitraglia
per difendere un patriottismo da salotto
definito da un meschino complotto,
di te che con potere ed arroganza
umiliavi le persone e toglievi ogni speranza.
Potrebbero ridere di te
ma non lo faranno perchè
sanno che non eri il più forte
Solo ti aveva arriso la sorte
Di te che il coraggio non avevi di guardare
negli occhi di chi stavi per derubare
di te cui tanti hanno affidato la speranza
tradita dalla tua indifferenza
Di te che dicevi ingiusta la vita
quando ad altri l'avevi finita
e la tua supposta sapienza
era solo vera ignoranza.
Quando il sonno ti toglierà
anche l’ultima lacrima per piangere
qualcuno potrebbe ridere
Ma non lo farà solo per pietà
Spero non ci sia nessuno
che possa ridere di me
se ho rifiutato un saluto, un bacio
o un semplice abbraccio.
Potrebbero ridere, ma non lo faranno per pietà
quando alla fine vi mancherà
anche una sola lacrima per piangere
e la forza per sorridere.

Regina e re

Una ragazza mi aveva osservato
e il mio cuore aveva conquistato;
il suo dolce cuore mi veniva donato
che Qualcuno là in alto aveva preparato.
Poi regina diventata, all'altare scelse me
così all'improvviso divenni un re.
Forse era difficile da capire
ma lei stessa mi venne a dire

"nei tuoi occhi ho visto un cuore
capace di quel vero amore
che se trovi nella vita
rende questa infinita".
Può sembrare un'illusione
che fra tante persone
una regina a me dicesse "si"
ma diventai re proprio così.
Poco denaro ma tanto amore
re e regina avevamo nel cuore
quei beni preziosi da conservare
perchè ci avevano fatti innamorare.
Girando per le vie della città
con una regina al proprio fianco
in ogni dove stessimo andando
mi chiedevo s'ero davvero re chissà.
E' stato bello mia regina
averti al mio fianco sempre vicina
i miei occhi ti vedevano bella
ma nel tuo cuore eri una stella.
Ora girando per la città
la gente mi chiede "dove va?"
mi scusi ma non vedo la sua regina
che era al suo fianco ogni giorno dalla mattina.
Vi ringrazio ma vi debbo dire
che la mia regina potete scoprire
solamente nel mio cuore
che sa trattenere un forte dolore
Quando una regina se ne va
lungo il cammino dell'eternità
certo soffre il cuore del suo re
ma nella mente lei ancora c'è
e nei nostri figli ancora posso trovare
il segno di un intenso amore
che ancora vive nel mio cuore
così alla mia regina posso ancora parlare.
Girando per le vie della città
con una regina al proprio fianco
in ogni dove stessimo andando
mi chiedevo s'ero davvero re chissà.

Senza parlare

Un attimo prima e non ti avrei sfiorato
un attimo dopo e ti avrei perduto
ma in quel preciso attimo ti ho incontrato
e così il nostro miracolo è avvenuto.
Sembra impossibile ma è vero
che la vita sia un mistero,
basta un attimo fuggente
e puoi trovare tutto o niente.

E’ così che la buona sorte
ha deciso di farci incontrare
costruendo quel legame forte
per un amore particolare.
Schivi e gelosi della nostra intimità
abbiamo costruito un modello che in realtà
fosse capace di parlare al mondo
anche nel silenzio più profondo,
un linguaggio senza parole
che nasce nel profondo del cuore.
Proprio come un neonato che non sa parlare
ma riesce con i gesti a comunicare.
Quando ami non serve parlare,
sono gli occhi a osservare
perchè la mente possa scoprire
cosa a quella persona vuoi dire
e come al mondo comunicare.
Forse una comune timidezza
o un'innata riservatezza
custodiva quel linguaggio
capace di ogni messaggio.
Uno sguardo al nostro viso
e sui nostri occhi compariva un sorriso
che diceva cosa dovevamo fare
senza con la parola dover comunicare.
Più volte ci siamo chiesti chi è
che sa farci parlare così.
Qualcuno avrebbe spiegato il perché
ma nessuno quaggiù la questione chiarì’.
E’ una presenza interiore
che al linguaggio dà vigore
e al mondo esteriore
mostra il nostro grande amore
presentando quel modello
che per noi è stato ricco e tanto bello.
Quando ami non serve parlare,
sono gli occhi a osservare
perchè la mente possa scoprire
cosa a quella persona vuoi dire
e come al mondo comunicare.

Tre alberelli

Ho visto nel bosco tre alberelli
avevano radici che eran germogli
li ho visti spostarsi, può sembrare non vero,
verso un bel prato vicino ad un sentiero.
Erano piante per frutti speciali
di varietà che non hanno uguali
le loro sementi le avevan piantate
Anna e Luca in aiuole fiorite.

Eran vivaci, correvano intorno
facevano luce come il sole di giorno
e la terra si apriva lieve
come se fosse coperta di neve.
Li curava un giardiniere
molto esperto del mestiere
che nutriva le loro tenere foglie
e soddisfaceva le loro voglie.
Il sentiero era in salita
il giardiniere faceva un pò fatica
ma con l'amore che provava
sosteneva ogni prova.
Sempre pronto ad estirpare ogni erbaccia
di ogni attenzione era sempre in caccia
perchè nel terreno con le loro radici
crescessero forti e insieme felici.
E quando alla sera si era tutto quietato
il giardiniere ripensava al passato
al tempo che lui era quercia assieme al roseto
per dare dei frutti di sapore perfetto.
Ho visto nel bosco tre alberelli
avevano radici che eran germogli
li ho visti spostarsi, può sembrare non vero,
verso un bel prato vicino ad un sentiero.
Seguiamo tutti il ritmo delle stagioni
al loro variare proviamo emozioni
e quando il giorno diventa più breve
cerchiamo nella notte un respiro più lieve.
Con Enea futuro capitano
alla scoperta di un mondo lontano
con Emma e Dora nella scialuppa
fanno davvero una bella truppa.
Resta costante l'amore di un nonno
che per la truppa si toglie anche il sonno
e che è presente ad ogni chiamata
come se fosse una serenata.
Ho visto nel bosco tre alberelli
avevano radici che eran germogli
li ho visti spostarsi, può sembrare non vero,
verso un bel prato vicino ad un sentiero.

Volare nella musica

Camminare sulla sabbia in riva al mare
e sentire l’acqua sulla spiaggia ondeggiare
è come ascoltare una musica che suona
per farti danzare con la donna del tuo cuore.
Sarà fortuna, sarà il destino, chi lo sa?
ma compagni di viaggio ci siam dati felicità.
Quando ci siamo incontrati
io una roccia e tu uno scrigno siamo diventati:

una roccia che sorregge il suo amore
conservato nello scrigno di un dolce cuore:
uno scrigno scolpito nella roccia
dove né il freddo né la pioggia
può alterare quel gioiello
che la nostra vita insieme
ha reso prezioso e sempre più bello.
E con la musica che suonava
ti davo la mia mano e tu mi volavi attorno
come una farfalla profumata di giorno
e quando il ritmo della musica rallentava
io ti abbracciavo stretta
e il nostro ballo più dolce diventava.
Prenderti per mano nella musica e farti volare
come una farfalla che nell’aria sa andare
e poi, quando la musica diventa poesia,
stringerti fra le mie braccia per sentirti mia.
Provare una strana sensazione,
quella di una roccia che pur si muove
in una danza sulle onde del mare
perchè il tuo cuore viva una forte emozione.
Quando poi la nave le onde del mare solcava
ti prendevo per mano mentre la musica suonava
e fissandoti gli occhi ti facevo ruotare in allegria
seguendo il ritmo di chitarra, pianoforte e batteria;
se poi la musica il ritmo cambiava
e lenta diventava
il tuo corpo al mio avvicinavo con amore
perché la musica entrasse nel nostro cuore.
Se qualcuno si stupiva che sapessimo danzare
rispondevo che sono corpo e mente a ispirare
perché quando una bella musica ti circonda
la dolce creatura vicino a te si muove come un’onda.
Prenderti per mano nella musica e farti volare
come una farfalla che nell’aria sa andare
e poi, quando la musica diventa poesia,
stringerti fra le mie braccia per sentirti mia.